Quando si va in un bagno pubblico, secondo uno studio, non bisognerebbe mai dimenticare di compiere questa azione.
I bagni pubblici difficilmente sono puliti. Vengono frequentati da tantissime persone ogni giorno e molte di loro non fanno attenzione all’igiene. C’è chi getta la carta a terra, chi scrive sulle pareti e chi rovescia il sapone. Quelli delle stazioni e degli autogrill, solitamente, sono in pessime condizioni. Se la cavano decisamente meglio i bagni presenti nei centri commerciali e nei ristoranti.
Secondo gli esperti, c’è un fattore da non sottovalutare. Spesso viene ignorato perché non si pensa a una simile eventualità. In realtà, ci possono essere dei rischi per la salute. C’è un gesto che può aiutare a contenere il problema.
Cosa fare nei bagni pubblici per ridurre i rischi: lo dice uno studio scientifico
Ci sono persone che si rifiutano di recarsi nei bagni pubblici. L’attenzione nei confronti dell’igiene è salita enormemente. Si ha paura di entrare in contatto con batteri dannosi e di contrarre malattie. In effetti, si tratta di luoghi sporchi e altamente frequentati. Le misure di pulizia adottate non sempre sono sufficienti a contrastare la situazione. C’è chi cerca di non toccare nulla, munendosi addirittura di un fazzoletto per aprire la porta e toccare il pulsante dello scarico.
Uno studio statunitense, condotto dai ricercatori della Florida Atlantic University, ha messo in evidenza un altro dettaglio poco rassicurante. In particolare, ha concentrato la sua attenzione sulle particelle prodotte dallo sciacquone. Queste goccioline non sono innocue. Al loro interno, infatti, contengono microrganismi di tutti i tipi. Un sistema immunitario sano è in grado di combatterli con successo, tuttavia, è importante non abbassare la guardia.
Le goccioline possono raggiungere anche un’altezza di 1.50 e restare nell’aria per diverso tempo. Il consiglio è quello di abbassare il coperchio del water prima di scaricare. Questa azione riduce la propagazione delle particelle. Non è del tutto risolutiva, ma aiuta a migliorare la situazione. L’oggetto, infatti, fa le veci di una barriera tra il fondo del wc e l’ambiente esterno, ma non occlude completamente il passaggio: “Dopo tre ore di test e più di 100 sciacquoni, abbiamo trovato un aumento sostanziale nel livello di aerosol nell’ambiente“.
Secondo i ricercatori, a questo gesto, dovrebbe essere associato un buon ricambio del flusso dell’aria. I bagni pubblici, purtroppo, in molti casi, sono stretti e completamente privi di finestre. Le porte vengono lasciate chiuse e anche i sistemi di areazione non sono ottimali.