Sempre più squali abbandonano le barriere coralline: gli effetti del cambiamento climatico sono devastanti

Il cambiamento climatico sta affliggendo numerose specie animali, tra queste anche gli squali grigi che abitano le barriere coralline.

Quali sono le cause del cambiamento climatico? E quali le sue conseguenze? Nel corso degli ultimi mesi in molti si sono ritrovati a interrogarsi su questi argomenti… argomenti che, proprio come il nostro pianeta, diventano sempre più caldi.

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Uno studio della Lancaster University ha messo in evidenza le conseguenze del cambiamento climatico sulle popolazioni di squali grigi (Foto Unsplash) – Pltpuregreen.it

Tra le cause principali del climate change possiamo sicuramente annoverare l’attività umana. E per la precisione le emissioni di gas serra provocate dalla maggior parte delle nostre attività produttive.

Tra le conseguenze più evidenti, invece, possiamo annoverare l’aumento dei disastri climatici che si abbattono su tutto il pianeta (proprio in questi giorni la Florida sta affrontando l’uragano Milton, il più potente degli ultimi 100 anni). Oppure i danni che stiamo provocando a specie vegetali e animali.

L’acqua delle barriere coralline indiane è troppo calda e gli squali scappano: cosa significa da un punto di vista climatico?

Con l’aumentare della temperatura media del pianeta, ad esempio, i ghiacci polari e i ghiacciai perenni finiscono per sciogliersi a un ritmo a dir poco preoccupante. Ciò provoca un innalzamento del livello dei mari e cambiamenti radicali negli habitat di molte specie ittiche.

Se le acque diventano troppo calde, gli squali grigi migrano verso aree più fresche, alterando l’ecosistema (Foto Unsplash) – Pltpuregreen.it

Stando ai risultati di uno studio effettuato nelle barriere coralline dell’arcipelago di Chagos, nell’Oceano Indiano, a subire le conseguenze del cambiamento climatico sono anche gli squali grigi. In particolare la Lancaster University ha esaminato i movimenti migratori degli squali tra il 2013 e il 2020.

Durante quell’arco di tempo, il biennio 2015 – 2016 è stato particolarmente caldo, a causa dell’evento El Niño. Ebbene è allora che gli squali hanno lasciato le barriere coralline più calde per andarsi a rifugiare in aree con una temperatura a loro più congeniale. E non solo, gli scienziati hanno notato che per ritornare in quelle aree gli squali hanno impiegato ben 16 mesi.

Ciò ha reso evidenti alcuni elementi: innanzitutto il fatto che, al migliorare delle condizioni climatiche, le specie autoctone preferiscono ripopolare determinate aree. Ma anche che nelle zone più preservate (ad esempio quelle in cui erano presenti più uccelli o erano stati eliminati i ratti) gli squali si fermavano volentieri.

A questo punto ci si potrebbe chiedere: ma perché gli scienziati tengono così tanto alle popolazioni di squali? Queste specie ittiche svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione degli ecosistemi. In particolare regolando la popolazione di pesci erbivori e piccoli predatori, ma anche contribuendo ad apportare nutrienti fondamentali all’ecosistema circostante tramite le loro feci.

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