Il Ministero della Salute in queste ore ha diffuso il richiamo da parte del produttore di un prosciutto crudo dagli scaffali.
Da sempre il Ministero della Salute ha il compito di avvertire i consumatori in caso di anomalie, sia riscontrate a seguito di controlli che segnalate dagli stessi produttori. In questo caso, a segnalare l’anomalia è stata la stessa casa produttrice che, a seguito di alcune analisi, ha trovato la presenza di listeria in alcuni dei suoi lotti confezionati.
La Listeria monocytogenes è un batterio particolarmente preoccupante, noto per causare la listeriosi, un’infezione che può essere molto pericolosa, specialmente per persone con un sistema immunitario compromesso, donne in gravidanza, neonati e anziani. Questo batterio è ampiamente diffuso nell’ambiente e può contaminare vari alimenti, inclusi i prodotti pronti al consumo come il prosciutto crudo.
La Listeria può trovare il suo habitat ideale nei salumi durante i processi di lavorazione o conservazione, anche se questi ultimi rispettano rigorosi standard igienici. A differenza di altri batteri, infatti, è capace di sopravvivere e moltiplicarsi anche a basse temperature, come quelle del frigorifero, il che rende più difficile il suo controllo. Per questo motivo, appena appurata la notizia, il Ministero della Salute ha pubblicato immediatamente l’allerta sul suo portale ufficiale.
Il richiamo del prosciutto crudo marchiato Sisa ha scosso i supermercati, con il Ministero della Salute che ha diffuso un’allerta riguardante il rischio microbiologico legato alla Listeria monocytogenes. Questa volta si parla di confezioni da 100 grammi, prodotte nello stabilimento di M&C a Caivano, Napoli, e appartenenti al lotto 341. Il richiamo si è reso necessario a causa della contaminazione riscontrata in alcune analisi, con la data di scadenza fissata al 28 ottobre 2024.
A scopo precauzionale, il Ministero e il produttore raccomandano di non consumare il prosciutto crudo appartenente a questo lotto e di riportarlo al punto vendita per ottenere il rimborso o la sostituzione.
Il richiamo di prodotti alimentari per rischio Listeria non è purtroppo un evento raro. Vista la capacità di questo batterio di moltiplicarsi anche in condizioni di refrigerazione, è fondamentale che tutti gli anelli della catena di produzione e distribuzione rispettino standard igienici estremamente rigidi. Tuttavia, la possibilità di contaminazione, come dimostrato da casi recenti, rimane un rischio sempre presente.
Per chiunque avesse acquistato questo prosciutto, quindi, il consiglio è di prestare massima attenzione al lotto e alla data di scadenza indicati, riportare eventualmente il prodotto in punto vendita e, in caso di assunzione, contattare il proprio medico.
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