Danni e beffa sono propri della nuova revisione 2025, cosa è meglio fare? Di sicuro adempiere, ma il tempo è denaro nel vero senso della parola!
La revisione 2025 non aspetta nessuno, ma anche chi sa già tutto, deve fermarsi un momento per aggiornarsi al meglio sulla questione. Alcuni aspetti che si danno per scontati, sono in realtà quella condizione che evita conseguenze negative. Fare questa attività è molto importante anche per quanto concerne un’autotutela davanti possibili danni. Analizzare un caso nello specifico permette di comprendere appieno la questione.
Attento monitoraggio e non solo, tutte le piste che possono salvaguardare il proprietario dell’auto davanti a momenti di difficoltà. Chiaramente la revisione si fa a tempo debito. La norma vuole che una macchina di nuova immatricolazione debba farla dopo 4 anni. Poi si esegue ogni due entro il mese corrispondente a cui si fa accuratamente riferimento. Ciò si sta parlando di quello in cui è stata effettuata l’ultima analisi. Il 2025 sta per arrivare e bisogna agire quando necessario.
Funzionamento meccanico, sicurezza, pulizia, impianto sonoro e carrozzeria sono tutti gli elementi in gioco, ma soltanto uno di questi è stato fatale per il proprietario dell’auto protagonista dello spiacevole evento. Come tutelarsi? La risposta è semplice, il vero problema è conoscere tutti i casi realizzabili.
Tutto sulla revisione auto 2025: tempi e passaggi corretti
È chiaro che tra tutte le possibilità, la migliore sia proprio quella di realizzare la revisione entro tempo debito, anche nel 2025. Il problema subentra però nel momento in cui avvengono eventi in cui si ritiene di aver piena ragione, e di sentirsi per giunta vittime, per poi ottenere il trattamento di chi invece… l’ha fatta grossa! Non fare la revisione dell’auto costa così tanto?
Come già accennato, molti non sanno che quando parti terze distruggono la macchina, la responsabilità potrebbe ricadere nel proprietario che deve pagare più di tutti. Ciò avviene quando non ci si reca da officine autorizzate dal Ministero dei Trasporti o alla Motorizzazione civile e si spendono 65 euro nel primo o 45 euro nel secondo caso per finalizzare la pratica che dura in tutto una ventina di minuti e poco più.
Il problema di oggi però riguarda il proprietario di una Ferrari che non aveva lasciato l’auto in divieto di sosta o superato l’eccesso di velocità, come ci si può immaginare. Ma il protagonista dall’amara vicenda aveva appena lasciato la vettura nientepopodimeno che dal…meccanico!
Quest’ultimo aveva con sé la Ferrari del proprietario che stancatosi, gliel’aveva ceduta per venderla. Così, il meccanico partendo da Roma in direzione per Frosinone, è vittima di un incidente. Ne esce indenne, ma con dei costi da pagare. L’aspetto più assurdo è che le spese sono però dimezzate.
Il meccanico è stato multato per eccesso di velocità nelle vesti di responsabile dell’incidente e conducente del mezzo. E il proprietario? Nonostante quest’ultimo avesse la chiara intenzione di vendere l’auto ha dovuto pagare il 50% delle spese, ma per quale ragione? Non aveva fatto la revisione!
Quindi, ancora prima di decidere di fare una vendita del genere, di certo una Ferrari frutta un bel po’, bisogna però rendersi conto se tutto è in regola. Anche se si tratta di una vittima, deve comunque adempiere perché per primo non ha rispettato la legge a titolo di corresponsabilità. Cioè è stato considerato comunque responsabile del veicolo per non averlo sottoposto a revisione obbligatoria. La conferma arriva sia dal Tribunale competente che dalla Corte d’appello in virtù del fatto che non può far circolare l’auto se non ne fa la revisione, né tantomeno essere venduta!