Molto spesso si sente parlare dei piani a induzione per la cucina: quali sono i vantaggi di passare dai vecchi fornelli all’induzione?
Nella maggior parte delle cucine domestiche, ancora oggi, sono presenti principalmente fuochi alimentati a gas. Eppure nel corso degli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante, arrivando a proporci opzioni quali i piani di cottura elettrici oppure i piani a induzione.
Ma quali sono le differenze tra questi vari tipi di piani cottura e, soprattutto, quali sono i vantaggi nello sceglierne uno piuttosto che un altro? Innanzitutto dobbiamo conoscere il funzionamento dei vari tipi di elettrodomestici.
Il piano di cottura elettrico, come si può intuire dal nome, sfrutta l’energia elettrica per surriscaldare delle resistenze. Queste ultime, a loro volta, trasferiscono calore alle pentole, permettendoci di cucinare gli alimenti.
Piano a induzione: cosa lo rende l’opzione più vantaggiosa in cucina
Il piano a induzione, invece, ha un funzionamento del tutto diverso, che si basa sui campi magnetici. Sotto al piano in vetroceramica, infatti, non sono presenti resistenze elettriche, quanto piuttosto bobine in rame, un nucleo di ferrite e gli altri componenti elettronici.
Su un piano a induzione, dunque, non si crea calore, poiché il campo magnetico arriva direttamente alle pentole, ignorando del tutto il piano in vetroceramica. Per questo sul piano a induzione bisogna usare un tipo di pentola ben preciso, dotato di fondo in materiale ferroso.
Ebbene, qual è l’opzione migliore da scegliere nella nostra cucina? 1) Il piano a induzione, innanzitutto, è molto flessibile e può essere spostato da una superficie all’altra della cucina con facilità. Basterà solo ricollegare il cavo di alimentazione elettrica. 2) Inoltre è dotato di funzioni che possono risultare molto utili, ad esempio il powerboost.
Questa “iniezione di potenza” permette di aumentare la potenza del piano cottura per un lasso di tempo limitato, utile ad esempio a far bollire l’acqua velocemente. Mentre il power management permette di controllare l’assorbimento di energia. 3) Ma non solo, poiché i piani a induzione sono dotati anche di funzioni di sicurezza.
Ad esempio si attivano solo in presenza delle pentole e si spengono se ci si allontana per troppo tempo, dopo lo scadere del tempo impostato. 4) Ultima ma non ultima la sua efficienza: concentrando il campo magnetico solo sulla pentola, il piano a induzione permette di avere cotture uniformi e nel minor tempo possibile, per un’efficienza di circa il 90%, di contro al 40% dei piani a gas tradizionali.
5) Inoltre si pulisce facilmente, il che non guasta! A fronte di un prezzo piuttosto elevato e di un consumo energetico che può spaventare, il piano a induzione è progettato per essere efficiente e dunque ottenere il massimo risultato dal minimo sforzo.