Scopriamo chi riceverà un’aspettata somma dall’INPS e se occorrerà fare domanda per ricevere gli arretrati sulle pensioni.
Requisiti specifici si trovano tra voi e la possibilità di ricevere una grossa somma di arretrati sulla pensione. Di cosa stiamo parlando e chi sono i cittadini coinvolti nell’operazione?
Ricevere un’entrata aggiuntiva è un sogno di tanti cittadini. Stipendi e pensioni spesso hanno importi insufficienti per una buona qualità della vita considerando le spese mensili da affrontare. Si cerca in tanti modi di arrotondare e risparmiare per non arrivare con l’acqua alla gola a fine mese ma non è semplice soprattutto quando si è l’unico membro della famiglia a portare a casa la retribuzione o un trattamento come, ad esempio, la pensione di reversibilità.
Parliamo di una misura dedicata ai superstiti di un pensionato INPS, coniuge e figli ma anche genitori, fratelli, sorelle e nipoti qualora non ci siano moglie/marito e figli e risultassero a carico del pensionato al momento del decesso nonché inabili al lavoro. L’importo del trattamento varia in base al grado di parentela e all’assegno percepito dal de cuius. Il coniuge da solo, ad esempio, ha diritto al 60% dell’assegno mentre al coniuge con un figlio spetta l’80% e con due figli il 100%.
I percettori della pensione di reversibilità non sempre sanno di poter aver diritto anche all’assegno di vedovanza ossia una maggiorazione riconosciuta ai superstiti che soddisfano determinati requisiti. Viene erogata come assegno al nucleo familiare ai componenti maggiorenni inabili diversi dai figli. L’importo è di 19,59 euro al mese se il vedovo ha un reddito tra i 33.274,23 euro e i 37.325,55 euro e di 52,91 euro con reddito fino a 33.274,23 euro.
Condizione necessaria per ricevere l’assegno di vedovanza è la titolarità della pensione di reversibilità con invalidità del vedono al 100% – totale e permanente inabilità al lavoro. Inoltre il defunto doveva essere lavoratore dipendente privato. La maggiorazione non viene erogata automaticamente dall’INPS ma previa domanda da parte dell’interessato. La richiesta può essere inoltrata contemporaneamente alla domanda di reversibilità oppure in un secondo momento tramite ricostituzione della pensione di reversibilità.
In questo caso sarà ricalcolato l’importo del trattamento spettante considerando anche l’assegno di vedovanza e si potranno richiedere gli arretrati spettanti non ottenuti dal momento della morte del coniuge fino alla presentazione della domanda di ricostituzione. Potranno essere riconosciuti, però, solo cinque anni di arretrati per una somma pari a 3.174,6 euro. La richiesta si può inviare tramite sito INPS oppure avvalendosi dell’aiuto di un CAF o patronato.
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