Se l’obiettivo è quello di organizzare Natale a New York bisogna sognare in grande: neve, luci e magia, un’esperienza da fare almeno una volta nella vita! Non serve disperare, con una pratica guida si guarda il romanticismo e il… portafoglio!
Sicuramente organizzare il Natale a New York è un sogno che molti hanno nel cassetto, ma la cui realizzazione potrebbe essere condizionata da quanto c’è nel portafoglio. È un viaggio che di base costicchia un po’, ma se si sottoscrive un planning ben preciso, giocando d’anticipo, e sfruttando alcuni trucchetti, diventa una realtà anche per chi continua a sperarci. Attività, posti da film natalizio, e delle sorprese che solo chi è un estimatore delle feste può comprendere!
Chi sogna la “Grande Mela”, ha nel cuore New York da un bel po’ di tempo. Probabilmente da quando negli anni Novanta e Duemila si è visti i film cult del periodo. Perle cinematografiche del genere, non ne vengono più fuori. Basta citare Miracolo alla 34ª strada per capire.
Non tutti apprezzano allo stesso modo gli Stati Uniti. C’è chi per l’eccessivo consumismo non può fare a meno di criticarlo come Paese del Capitalismo per eccellenza, soprattutto a Natale quando si spende e spande pure per le decorazioni. Ma anche tra i criticoni e i Grinch della situazione, che si respira un’aria simile. Si tratta di riconoscere che come vivono il Natale gli americani, quasi nessuno al mondo! La magia delle feste, non si spiega. Di certo, si divertono, ma come?
Se l’obiettivo è andarci durante la festività è chiaro che giocare con largo anticipo, magari prenotando l’anno precedente o comunque almeno 6 mesi prima. Non si pecca di premurosità, ma si compie la prima delle 7 mosse per organizzare il viaggio nel migliore dei modi.
È un’esperienza unica che non ammette superficialità e poca preparazione. Si direbbe un viaggio poco spontaneo? Assolutamente no, ma bisogna avere tutto in regola per tempo.
Come passare Natale a New York: trucchi dei travel blogger!
Insieme all’essere previdenti si lega uno dei primi elementi che non possono mancare: almeno 6 mesi prima il passaporto deve essere in regola! Tempi eccessivi? No, semplicemente gli States considerano tutti dei clandestini quando non rispettano le regole della burocrazia, e non fanno entrare nessuno. Segue l’ESTA, di cosa si tratta? Non si parte mai dai biglietti aerei, quelli sono soltanto al secondo step dell’organizzazione!
L’ESTA è una sorta di permesso turistico per entrare in USA. Gli americani sono molto più burocratici di quello che sembra con i nuovi arrivati, specialmente i turisti. La richiesta va fatta online nel sito ufficiale e si chiama Visa Waiver Program, il suo costo è di 14 dollari. L’approvazione avviene in poco, ma fare questo prima di acquistare i biglietti, è una buona precauzione. Dopo aver fatto richiesta dei permessi necessari, si procede al secondo step.
Prenotare Hotel e biglietti aerei. Come fare? Booking vince sempre, anche oltreoceano. Manhattan è costosa, ma il tramonto è indimenticabile. Se non si ha ottenuto ancora il permesso, si può allegare alla richiesta l’indirizzo dell’Hotel in cui si vorrebbe alloggiare, anche senza averlo prenotato. Oppure optare per una prenotazione con possibilità di cancellazione gratuita.
Per i voli, certo i low cost sono i migliori. Quindi, non bisogna avere paura degli scali, si viaggia leggeri! Non mancano però diretti vantaggiosi, la compagnia Norwegian ha di base prezzi bassi, ed esegue voli diretti al JFK, l’aeroporto principale della Big Apple. Senza dimenticare di considerare i prezzi, sempre in anticipo, degli Airport Shuttle: i mezzi che trasportano dall’aeroporto all’hotel. A volte, ci si dimentica che negli States le distanze sono enormi e che non si può prendere un taxi come in Italia. Completato il terzo step, si passa al quarto.
Come se non bastasse, si possono inoltre fare tutti gli spergiuri, ma bisogna avere l’assicurazione sanitaria anche se si viaggia per poco. Gli USA non l’hanno gratuita. Una buona opzione è la compagnia online che usano molti turisti, la World Nomads. Non costa molto ed è abbastanza coprente e non prevede franchigia o anticipazioni. Quinta mossa?
Il Turing Pass! Stilare un elenco di luoghi da visitare, prenotando dove serve, e risparmiando anche sui costi. Un sito affidabile è https://www.nycgo.com/things-to-do/tours-in-nyc/attraction-passes , permette di visionare i biglietti degli eventi più esclusivi. Con la ricerca mediante i filtri però si può scegliere ciò che è più consono ad ognuno.
Sesto ed ultimo step, planning di cosa vedere! Sicuramente il Quartiere di Dyker Heights è una tappa del Natale newyorkese, è nella zona di Brooklyn. Festoni, luci e case addobbate come nei film, che magia perdersi in questo luogo! Gli americani festeggiano in grande, e se vedono commerciabilità, ci guadagnano. C’è una visita guidata organizzata!
Quando andare? Già a fine novembre si può pensare di recarsi in questa zona residenziale che non ha una stazione metropolitana. Ma si consiglia la linea R e scendere nel quartiere di Bay Ridge alla 86 Street. A piedi dista circa 15 minuti.
Segue un’altra chicca: come dire di no all’evento più instagrammabile? L’accensione dell’albero del Rockefeller Center è una tradizione tutta americana nata negli anni Trenta quando gli operai che stavano costruendo il grattacielo decisero di mettere un albero per le feste! Viene acceso il mercoledì successivo dl Giorno del Ringraziamento, e cambia ogni anno come quest’ultimo. Non manca la festa di star che cantano e ballano fino alle 22 circa, ma il 25 dicembre è acceso tutto il giorno.
Ultimo evento in stile Usa, mercatini di Natale: lo Smorgasburg Winter Market è un mix tra quello delle pulci vintage, food hall, ed eventi in musica. Lo si trova alla 25 Kent Avenue – 8° piano, Brooklyn. Proprio tra i quartieri di Williamsburg e Greenpoint. La linea grigia della metro L è il mezzo migliore per andarci, scendendo poi a Bedford Ave. Poi bisogna camminare nella Kent Avenue, e dopo qualche minuto si arriva.
Quanto è magico il Natale a New York?