Morte Liam Payne e il mistero dell’hotel: testimonianza esclusiva di un dipendente prima della tragedia

Miguel, un giovane impiegato dell’hotel, ha raccontato ad un giornalista di Telenoche dettagli inquietanti sul comportamento alterato di Payne.

Liam Payne

Intervistatore: siamo colpiti per tutta questa situazione che hanno vissuto gli impiegati dell’ hotel. Parlerò con Miguel, che è un ragazzo giovane che lavora qui all’ hotel, che è un hotel caro di Palermo. Sentiamo, Miguel, dimmi, era un cliente più per voi o era un cliente già molto problematico?

Miguel: No, non era un cliente frequente, ma quando è venuto è stato abbastanza problematico. Ha avuto vari incidenti con il personale delle pulizie. Ha avuto comportamenti non normali in una persona.

Intervistatore: mi dicevano anche di consumo?

Miguel: Questa mattina è venuto qui al bar dell’ hotel e ha chiesto due bottiglie di whisky, che non è comune, più spumante.

Intervistatore: Ha chiesto due bottiglie di whisky e lo spumante? A che ora è successo?

Miguel: Sì, ha chiesto due bottiglie di whisky e lo spumante. Come alle 9 di mattina, un’orario in mattinata che in media è inappropriata.

Intervistatore: Era da solo?

Miguel: Sì, lo vedevo solo, ma andava con la ex ragazza.

Intervistatore: Lei era alloggiata nell’ hotel?

Miguel: Sì, era alloggiata.

Intervistatore: Può essere un piano più in alto?

Miguel: Un piano più in alto, sì.

Intervistatore: È vero che ha ricevuto due persone in mattinata? Due ragazze?

Miguel: Sì, aveva ricevuto due ragazze che, al momento di scendere, sono rimaste all’ hotel.

Intervistatore: Perché sono rimaste?

Miguel: Non avevano i soldi per pagare il servizio che gli ha offerto.

Intervistatore: E cosa è successo?

Miguel: Poi hanno finito di pagare e le ragazze sono andate.

Intervistatore: A che ora è successo?

Miguel: Come alle 9-10 del mattino.

Intervistatore: Quando l’hai visto per l’ultima volta qui all’ hotel?

Miguel: Per l’ultima volta l’ho visto alle 5 del mattino. Stava facendo un po’ di disturbi e l’hanno chiamato il 118.

Intervistatore: Che tipo di disturbi ha fatto?

Miguel: Non lo so bene. Ho visto che stava sotto l’effetto della droga, dell’alcol.

Intervistatore: Ha rotto qualcosa qui sotto? Sappiamo che ha rotto parte della sua abitazione, giusto?

Miguel: No, parte dell’ hotel non ha rotto nulla e nemmeno la parte del ristorante.

Intervistatore: Voi stavate nella parte del ristorante?

Miguel: Il ristorante ha un cortile che appartiene al bar, al ristorante Sacro.

Intervistatore: Quel cortile dove lui è caduto?

Miguel: Sì, quel cortile dove lui è caduto si può vedere dall’interno dell’ hotel. Nessuno ha detto niente, solo che si è sentito un colpo forte e sono andati tutti a vedere.

Intervistatore: C’è anche una piscina lì?

Miguel: Sì, circa 5 metri più avanti.

Intervistatore: Dario, com’è l’abitazione? Nelson, ti ascolto.

Nelson: Lui l’ha visto alle 5 del mattino, poco tempo prima della morte. Era violento quando l’hai visto nel ristorante?

Miguel: Sì, certo. Poco prima che cadesse, l’hanno visto gli altri lavoratori. Lui stava in questo stato che descrivi come assolutamente violento.

Intervistatore: Allora hanno chiamato il 118?

Miguel: Sì, l’hanno chiamato e poco tempo dopo è caduto. Sono passati pochi minuti.

Intervistatore: Quanti minuti prima della caduta?

Miguel: Pochi minuti, sì.

Intervistatore: Bene, Miguel, hai visto com’era esaltato. Com’era il suo stato? Grida, euforia?

Miguel: Non gridava, ma sì, era abbastanza euforico e accelerato.

Intervistatore: Probabilmente a causa di ciò che aveva consumato, giusto?

Miguel: Sì, penso proprio di sì.

Intervistatore: La gente dell’ hotel ha cercato di calmarlo?

Miguel: Sì, hanno cercato di calmarlo e hanno chiamato il 118 per aiutarlo, ma…

Intervistatore: Lui era solo in quel momento?

Miguel: Sì, era solo.

Intervistatore: E poi, cosa è successo?

Miguel: Sono passati pochi minuti ed è caduto. È stato immediato.

Intervistatore: E 17 minuti dopo è arrivata la polizia?

Miguel: Sì, esattamente.

Intervistatore: Grazie, Miguel, per la testimonianza.

Miguel lo descrive in uno stato di euforia e agitazione, con richieste insolite come due bottiglie di whisky alle 9 del mattino. La sua richiesta di spumante insieme al whisky, un mix davvero insolito, è forse indicativo del suo stato mentale confuso.

Il personale dell’ hotel ha cercato di mantenere la calma, ma Payne sembrava fuori controllo. L’intervista evidenzia momenti di forte tensione: “Stava facendo disturbi e abbiamo chiamato il 118,” racconta Miguel, riferendosi al servizio medico d’emergenza. E qui sorge una domanda: perché l’aiuto è arrivato solo dopo la caduta fatale, nonostante i segnali di allarme? Forse si è trattato di una sottovalutazione iniziale del suo stato di agitazione.

Aggiungiamo un ultimo dettaglio che lascia perplessi: le due misteriose ragazze che Payne ha ricevuto in hotel e che, secondo Miguel, non avevano i soldi per pagare il “servizio” offerto. Un elemento che alimenta ulteriori dubbi su ciò che realmente accadeva in quella stanza.

Non si tratta solo di cronaca nera. Queste rivelazioni ci portano a riflettere su come trattiamo i nostri idoli e su come spesso ignoriamo i segnali d’allarme. La pressione della celebrità potrebbe aver avuto un ruolo? O forse si è trattato di trascuratezza? La testimonianza di Miguel solleva molte domande e ci ricorda quanto sia fragile il confine tra il successo e il crollo personale.

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