Non è raro che le scarpe emanino un cattivo odore. Spesso il responsabile è questo elemento che non immaginiamo.
È un grande classico: la puzza nauseabonda che sale dalle nostre scarpe. Decisamente non il massimo per le nostre narici, anzi una vera e propria tortura per il nostro olfatto. Anche un’igiene impeccabile a volte sembra impotente contro il cattivo odore dei piedi, che non sembrano volerne sapere di sudare di meno.
Quando entrano nelle sneaker, i nostri piedi, anche se lavati, finiscono per lasciare dietro di sé un olezzo decisamente sgradevole. Non per nulla ci ingegniamo in ogni modo, anche con rimedi artigianali, per sbarazzarci del problema. O almeno per provare a farlo.
Ma a cosa è dovuta la puzza delle scarpe? La risposta comune, quella più istintiva, punta il dito contro il sudore: è lui il responsabile del fetore, il capro espiatorio di tutti i mali, si dice. Ma è davvero così? Nel cattivo odore delle calzature potrebbe esserci lo zampino di un elemento che non immaginiamo.
Scarpe che puzzano: ecco cosa provoca il cattivo odore
Abbiamo tirato in ballo il sudore, additandolo come primo responsabile della puzza delle scarpe. Diciamo subito che non è il sudore in sé a produrre il cattivo odore. La causa del fetore sono piuttosto i batteri, o meglio i loro prodotti di scarto. I nostri piedi infatti sono un vero e proprio ricettacolo di batteri.
Il sudore ha comunque la sua parte di “responsabilità” nella puzza di piedi: i batteri presenti sulla cute si nutrono delle sostanze organiche che trovano al suo interno. Così le nostre estremità inferiori diventano una “casa” per questi microrganismi. Per avere un’idea di quanti possano essere basta pensare che in un centimetro quadrato di pelle possono esserci all’incirca 10 milioni di batteri.
Presenti soprattutto sotto la pianta del piede, possono essere definiti col nome di “flora cutanea”. Bene, bisogna sapere che i batteri che proliferano sui nostri piedi producono come scarto alcuni acidi organici: metanetiolo, acido isovalerico e acido propanoico. Anche se sostanzialmente innocui, questi batteri possono lasciare il caratteristico odore che il nostro naso identifica come la classica “puzza di piedi”.
Uno degli acidi organici prodotti dalla flora cutanea dei piedi è, come dicevamo, il metanetiolo. Si tratta di un sottoprodotto del Brevibacterium, il batterio principale che “colonizza” i nostri piedi. Parliamo di un acido organico davvero “sulfureo”, nel senso che si caratterizza per l’odore di zolfo simili a quello di cavoli marci e calze maleodoranti.
Un falso mito è quello che associa il cattivo odore dei piedi alla scarsa o nulla igiene. In realtà la puzza può esserci anche nel caso di un’igiene fatta a regola d’arte. L’odoraccio dipende in gran parte dal fatto che sui piedi si trovano più ghiandole sudoripare per centimetro quadrato che in ogni altra parte del corpo.
In sostanza i batteri “catturano” sudore e umidità sui piedi che così diventano un terreno fertile per loro, una sorta di habitat ideale per la loro proliferazione.