Indiana Jones il personaggio di una delle pellicole più amate degli anni ’80, è stato facile profeta di una straordinaria scoperta
Indiana Jones, l’avventuroso archeologo interpretato da Harrison Ford, che fu in grado, negli anni dell’uscita dei primi film, di coinvolgere così tanto gli spettatori da spingere moltissimi di loro a studiare per diventare archeologo.
Indiana Jones è un personaggio di fantasia creato da George Lucas, un omaggio ai protagonisti di alcuni film degli anni ’30 del XX secolo. Non è solo un avventuriero ma anche un uomo di conoscenza: il connubio perfetto che ha fatto innamorare moltissime persone. In ognuno dei film con protagonista l’archeologo: I predatori dell’arca perduta, Indiana Jones e il Tempio maledetto, l’ultima crociata, il regno del teschio di cristallo e ultimo del 2023, Indiana Jones e il quadrante del destino, vi sono degli scenari di eccezionale pregio storico.
La figura di Indiana Jones ha preso vita anche grazie al contributo di un italiano, naturalmente archeologo e avventuriero, Giovanni Battista Belzoni, definito dallo stesso George Lucas “un archeologo eccezionale, ma dotato di un carattere forte e rude”.
È proprio in una delle location di Indiana Jones che è stata fatta una scoperta importante. Nel film del 1989 diretto da Steven Spielberg, Indiana Jones e l’ultima crociata, il protagonista si reca, in un momento del film, a Petra in Giordania. In questo capitolo Indiana Jones e suo padre, interpretato da Sean Connery, sono alla ricerca del famoso Santo Graal, il calice usato da Gesù Cristo durante l’Ultima Cena.
I due si avventurano presso la Gola del Sia un luogo scavato nelle scogliere di arenaria rosa, lì vi è un monumento noto come il Khaznah, ovvero il Tesoro. In questo luogo è stata fatta recentemente un’incredibile scoperta dagli archeologi.
Gli archeologi hanno scoperto una tomba con almeno 12 scheletri umani e manufatti che si stima risalgano ad almeno 2.000 anni fa. Gli studiosi, guidati dal Dr. Pearce Paul Creasman, direttore esecutivo dell’American Center of Research, hanno dissotterrato l’antica tomba. La spedizione stava effettuando degli studi dopo anni di speculazioni sul fatto che due tombe trovate sotto il lato sinistro del monumento nel 2003 non fossero le uniche camere sotterranee segrete. Una teoria che fino ad ora non era stata confermata.
Il team di Creasman hanno effettuato delle analisi con i radar penetrando il suolo, per poter rivelare oggetti sotterranei, dopo aver localizzato con i radar degli oggetti, hanno ottenuto il permesso dal governo giordano per scavare. Il Dr. Creasman ha quindi contattato Josh Gates, conduttore di “Expedition Unknown” su Discovery Channel per dirgli: “Penso che abbiamo qualcosa”.
Con una troupe cinematografica, il team ha scavato la tomba appena scoperta. Ma la vera sorpresa è stata ciò che giaceva al suo interno. Mentre molte tombe scoperte a Petra sono state trovate vuote questa camera era piena di resti scheletrici completi e corredi funerari realizzati in bronzo, ferro e ceramica.
La sepoltura ha fornito una rara visione della vita dei Nabatei, antichi nomadi arabi il cui regno desertico prosperò dal IV secolo a.C. al 106 d.C., ha detto Creasman.
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