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Cosa accade se ci sono dei contributi previdenziali non versati? Esistono delle alternative per recuperarli

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Valentina Trogu

Perché perdere i contributi previdenziali non versati se ci sono alternative per recuperarli e accedere prima alla pensione?

I datori di lavoro devono versare i contributi ai lavoratori dipendenti per consentire loro di accumulare un fondo di cui beneficiare al momento del pensionamento. L’azienda verserà questi contributi all’INPS calcolandosi sulla base della retribuzione lorda mensile del dipendente.

Come evitare di perdere i contributi previdenziali (Pltpuregreen.it)

I contributi sono un elemento chiave del pensionamento. Esistono vari tipi di contributi previdenziali, alcuni versati dall’azienda altri dall’ente di previdenza e altri ancora a carico del lavoratore. I “classici” contributi sono quelli obbligatori, poi ci sono i contributi figurativi INPS versati dall’ente quando il lavoratore interrompe l’attività lavorativa per disoccupazione, maternità, cassa integrazione, infortunio, congedi parentali, mobilità e aspettative retribuite e i contributi volontari.

Questi – da riscatto o da ricongiunzione – sono a carico del lavoratore e prevedono un oneroso versamento. Dopo aver chiarito con una panoramica semplice e veloce come si distinguono i contributi, approfondiamo il caso in cui il datore di lavoro non abbia versato i contributi previdenziali utili al dipendente al fine del pensionamento. Purtroppo questa possibilità accade molto frequentemente ed è bene per il lavoratore sapere come muoversi sia in caso di omissione totale che parziale.

Come recuperare i contributi non versati dal datore di lavoro

I contributi permettono di poter andare in pensione, se mancano il lavoratore dovrà rimanere ancora a lavoro fino a quando non ne avrà versati a sufficienza in base allo scivolo scelto. Quando la colpa dei contributi mancanti è del datore di lavoro cosa si può fare? Cominciamo con il dire che prevenire sarebbe meglio, controllando periodicamente i versamenti contributivi accedendo gratuitamente al portale dell’INPS.

Verificare i contributi versati e recuperare quelli mancanti (Pltpuregreen.it)

L’estratto conto previdenziale fornirà il quadro dei versamenti e se dovessero mancare in modo parziale allora bisognerà segnalare subito l’omissione contributiva all’INPS specificando i periodi mancanti e inviando la documentazione attestante il rapporto di lavoro. Qualora l’omissione dovesse essere totale allora bisognerebbe ricostruire la tipologia e l’entità dei versamenti dovuti. Meglio rivolgersi ad un avvocato per agire legalmente nei confronti del datore di lavoro.

L’imprenditore, infatti, è responsabile del danno, non le istituzioni di previdenza e assistenza. Durante la causa si potrà richiedere anche il risarcimento dei danni causati dall’inadempienza. Attenzione, però, ad un dettaglio importantissimo ossia la prescrizione. Questa matura in soli cinque anni dalla data del versamento obbligatorio. Significa che superato questo lasso di tempo non si potranno recuperare le contribuzioni non versate precedentemente. Ecco perché consigliamo al lavoratore di verificare spesso che il datore proceda con i versamenti come previsto dalla Legge.

Valentina Trogu

Giornalista pubblicista, Web content writer, scrittrice e mediatrice familiare. Laureata in sociologia-analisi delle politiche sociali. Mi occupo della stesura di articoli toccando varie tematiche tra cui economia, salute, tecnologia, attualità. In questo modo posso coltivare la mia passione per la scrittura e cercare di rendere fruibili le informazioni ad un maggior numero di persone.

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