Le castagne sono il frutto dell’autunno per eccellenza, ma alcune possono nascondere dei rischi pericolosi per la salute.
Gustose, versatili in cucina e ricche di benefici, le castagne rappresentano il frutto più amato e apprezzato dell’autunno. La castagna non può mancare sulle tavole autunnali, sia come snack di fine pasto, sia come ingrediente principale di dolci o preparazioni salate.
Nascoste nei loro caratteristici ricci spinosi, queste deliziose gemme marroni non sono solo un piacere per il palato, ma rappresentano anche una miniera di sostanze nutritive fondamentali. La castagne, infatti, sono fonte di carboidrati complessi, i quali forniscono il giusto apporto di energia a lento rilascio.
Consumate regolarmente, le castagne favoriscono il benessere intestinale, regolarizzando il transito e l’assorbimento di sostanze nutritive. Non solo, i frutti dell’autunno per eccellenza, apportano in grandi quantità sostanze come fosforo, magnesio, fondamentali per la salute di ossa e muscoli.
Castagne commestibili e non: come riconoscerle
Nonostante il loro importantissimo apporto nutritivo, alcune castagne possono rivelarsi potenzialmente pericolose per la salute dell’uomo. In natura, infatti, oltre alla castagna commestibile, è possibile reperire anche la sua variante tossica, comunemente chiamata “castagna matta”. Quest’ultima presenta delle caratteristiche riconoscibili, le quali la differenziano visibilmente dalla gemella commestibile. Se ingerita, la castagna matta può portare allo sviluppo repentino di una intossicazione alimentare, accompagnata da una sintomatologia tipica.
Una delle caratteristiche principali della castagna matta, consiste nella presenza di un riccio esterno particolarmente appuntito, con spine aguzze, un profilo decisamente più liscio e un colore tipicamente verde. Se le castagne commestibili presentano un pistillo in cima con degli aghi appuntiti, inoltre, nelle castagne matte quest’ultimo è completamente assente. I due frutti si differenziano nettamente tra di loro: la castagna commestibile presenta una pelle molto più scura e una cicatrice ilare più allungata, contrariamente alla castagna matta, la quale presenta un ilo rotondo e meno pronunciato.
Al momento dell’apertura delle due tipologie di castagne, quest’ultime possono mutare il colore del proprio riccio esterno, rendendo più difficile il riconoscimento. Entrambi i gusci esterni, infatti, possono assumere una caratteristica tonalità di verde chiaro. L’ultima differenza tra le due tipologie, consiste nella diversa forma delle foglie: lunga e appuntita per il castagno commestibile e curva e corta per l’albero di castagna matta. Nel caso in cui non sia possibile un riconoscimento sicuro della castagna, è bene non procedere con la sua consumazione, poiché i rischi di una intossicazione alimentare grave sono molto alti.