Case green: bloccate dal caro materiale, ancora tanti nodi da scegliere

Entrata in vigore la direttiva UE 2024/1273 delle case green, ma il percorso ha tante difficoltà anche considerando il caro materiale.

Sulle case green i nodi da scogliere sono molti e il Piano Strutturale di Bilancio 2025-2029 non presenta interventi significativi.

Normativa Case green
La direttiva Case Green ha molti nodi da sciogliere (pltpuregreen.it)

Il Piano Strutturale Nazionale di Bilancio dal 2025 al 2029, costituisce un’innovazione importante con l’obiettivo di garantire un percorso politico ed economico con interventi di risanamento per evitare interventi di emergenza e tutelare la popolazione

Case green e Piano Struttura Nazionale di Bilancio

ANCE nell’attuazione del PSB evidenza che il contenimento della spesa ha bloccato gli investimenti. Il quadro sicuramente non è positivo considerando anche l’entrata in vigore della direttiva UE 2024/1273 sulla prestazione energetica nell’edilizia. Questa direttiva dovrà essere a pieno regime a livello nazionale entro il 2026.

Difficoltà per le case green
Case green e riqualifazione energetica (pltpuregreen.it)

Pertanto, si dovrebbe effettuare un riordino degli incentivi fiscali che permetta di avviare un piano di riqualificazione energetica e sismica dell’intero patrimonio immobiliare. Questo consentirà di ridurre le emissioni di CO2 degli immobili e un risanamento del patrimonio immobiliare vetusto. La scadenza del 31 dicembre 2024 di innumerevoli incentivi preoccupa i cittadini, il bonus casa sarà ridotto solo al 36% con una detrazione fiscale suddivisa in 10 anni in quote di uguale importo.

ANCE evidenzia anche come il caro materiale influisca in modo negativo sul passaggio alle case green, sfiduciando i cittadini nell’evoluzione della direttiva.

Ed è per questo che ritiene necessaria una proroga in legge di Bilancio 2025 della misura inserita nel Decreto Aiuti, che scade il 31 dicembre 2024.

La proroga servirebbe ad evitare il blocco dei cantieri che devo realizzare interventi previsti nell’ambito del PNRR, e garantire la crescita economica prevista nel Piano Strutturale Nazionale di Bilancio (PNB).

Costo del materiale ancora alto anche se il Superbonus è finito

Il costo del materiale è un problema che bisogna affrontare e rappresenta un ostacolo significativo per la realizzazione di cantieri in Italia. Ad oggi i livelli dei prezzi sono elevati nonostante il Superbonus sia finito e il calo dell’inflazione.

Per rendere il patrimonio immobiliare italiano green è necessario il coinvolgimento del settore privato che ha il vantaggio di garantire una manutenzione degli immobili a lungo termine.

Alcune misure che potranno avere un impatto sul bilancio sono:

  • il mercato dei certificati bianchi per il settore residenziale civile;
  • un Sistema Informatico che raccolta gli Attestati di Prestazione Energetica (APE);
  • una modifica importante sui regolamenti condominiali per facilitare gli interventi di risparmio energetico.

In ballo altre misure che serviranno a garantire l’obiettivo della decarbonizzazione e della crescita economica.

Gestione cookie