“A mio figlio do solo succhi di frutta naturali”. Ne sei proprio sicura?

Stai dando ai tuoi figli il succo di frutta pensando sia un prodotto naturale. Ma è davvero così? Leggi questo articolo e pensaci bene

Quando pensiamo ai succhi di frutta, l’immagine che ci viene in mente è quella di un prodotto sano, fresco, un’alternativa più “naturale” rispetto alle bibite gassate. Eppure, non è tutto oro quel che luccica.

Succhi di frutta
Sei sicura che i succhi di frutta “naturali” siano anche benefici? – pltpuregreen.it

Molti succhi che troviamo sugli scaffali, anche quelli venduti come “100% frutta”, nascondono sorprese poco piacevoli. Tra edulcoranti, additivi e zuccheri in eccesso, queste bevande possono essere ben lontane dall’idea di naturalezza che ci viene suggerita dalle etichette colorate e dai packaging accattivanti.

Per anni, i succhi di frutta sono stati considerati un valido sostituto del frutto intero, specialmente per i bambini. Pratici, facilmente trasportabili e gustosi, sembrano la soluzione perfetta per arricchire la dieta di grandi e piccoli. Ma sempre più pediatri e nutrizionisti stanno lanciando un messaggio chiaro: meglio limitarne il consumo. Non è solo una questione di zuccheri, ma anche di ciò che manca.

Prendiamo, ad esempio, la fibra, uno degli elementi più importanti della frutta fresca. Questa componente fondamentale, essenziale per il benessere intestinale e per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, scompare quasi completamente durante il processo di produzione dei succhi. Quindi, anche se beviamo un succo “100% naturale”, non stiamo assumendo gli stessi benefici del frutto intero.

Cosa c’è davvero nei succhi di frutta?

La distinzione tra succhi e nettari è essenziale per capire cosa stiamo consumando. Secondo la normativa europea:

  • Un succo 100% frutta dovrebbe essere ricavato esclusivamente dalla spremitura del frutto, senza aggiunta di zuccheri o conservanti.
  • I nettari, invece, contengono polpa o succo diluiti con acqua, a cui si aggiungono spesso zuccheri, edulcoranti e addensanti.
  • Infine, le cosiddette “bevande a base di frutta” hanno percentuali di frutta così basse che è difficile considerarle una scelta nutriente.
Succhi di frutta zucchero
Nei succhi di frutta spesso c’è fin troppo zucchero – pltpuregreen.it

Anche nei succhi più “puri”, però, non tutto è trasparente. Spesso per intensificare il gusto vengono aggiunti succhi di frutta particolarmente dolci, come quello d’uva, che aumentano il contenuto di zuccheri. E non dimentichiamo che, per legge, la dicitura “senza zuccheri aggiunti” può essere usata anche se il prodotto contiene già zuccheri naturali in quantità significative.

La presenza di zuccheri, anche quando derivano dalla frutta stessa, è un tema centrale. Una porzione da 200 ml di succo contiene in media 24 grammi di zucchero, quasi quanto una lattina di cola. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di limitare l’apporto giornaliero di zuccheri semplici al 5% delle calorie totali. Per una dieta standard da 2000 kcal, questo equivale a circa 25 grammi di zuccheri al giorno. Basta un bicchiere di succo per raggiungere quasi questa soglia.

Quando parliamo di succhi di frutta e bambini, il discorso diventa ancora più delicato. I pediatri raccomandano di evitarli completamente nei primi 12 mesi di vita e di limitarne il consumo nelle età successive. Troppi zuccheri possono favorire obesità infantile, carie dentali e problemi di salute a lungo termine. Inoltre, abituare i bambini a sapori dolci e consistenze liquide rischia di allontanarli dall’abitudine di mangiare la frutta fresca, fondamentale per una dieta equilibrata.

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